Per una compagnia svizzera abbiamo realizzato una pista rialzata su rimorchio del diametro di 7,50 m, completa di due pali laterali pieghevoli di 10 m di altezza. Sulla testata ci sono due piattaforme con connessione cavo per funamboli.
Una soluzione funzionale, pratica nel montaggio e nel trasporto, che risparmia agli artisti diverse incombenze di preallestimento. Il progetto è della compagnia svizzera che aveva ben chiare necessità e soluzioni. I nostri meccanici gli hanno dato forma e in poco più di un mese la pista era costruita e collaudata per la consegna.
Il circo contemporaneo
A fianco delle storiche famiglie che hanno fatto la storia del circo, mettendo in scena imponenti macchine dello spettacolo, con acrobati, clown e animali esotici, si è via via imposto un circo contemporaneo di strada, privo di tende ed equipaggiato con pochi ed essenziali attrezzi.
La prima differenza tra il circo tradizionale e questo di strada è nel tipo di pubblico: il primo ha una volontà precisa e una coscienza nell’andare ad assistere allo spettacolo, mentre il secondo vi si trova coinvolto per caso ed è pronto ad andarsene in qualsiasi momento. Va da sé che il primo è uno spettacolo che può permettersi di rallentare, il secondo no: il ritmo deve essere sempre incalzante, sostenuto. Anche per questo il circo di strada ha un’evoluzione orizzontale e non sempre va nella profondità di un tema, come potrebbe il circo tradizionale. Ciò naturalmente in linea teorica…
Il circo di strada
Il circo di strada, tuttavia, appare più sperimentale: attinge al teatro di strada, alla danza e alla musica dal vivo. Sembra stia creando una poetica diversa da quella del circo col quale siamo cresciuti, quello dell’epoca d’oro, sorto in seno alla poetica del mito e dell’incredibile, quando il pubblico era ingenuo e si stupiva con nulla. Oggi siamo molto diversi: giriamo il mondo, vediamo più facilmente animali di altri continenti, non ci basta vedere il salto mortale, seppur perfetto. L’abilità tecnica non è più sufficiente: occorre far vivere agli spettatori un viaggio emozionale, farli sognare e dimenticare di sé per il tempo dello spettacolo.
Il circo, di qualsiasi tipo, è vivo quando fa sognare lo spettatore, mette il mondo sottosopra, rappresentando il successo e il fallimento, la felicità e la caducità delle nostre vite.
Noi di Anceschi viviamo il circo da dietro le quinte: con il nostro lavoro diamo un contributo alla buona riuscita di questa macchina dei sogni.